Le Vigne di Ansonaco

Il vino tradizionale dell'Isola del Giglio. Leggete delle vigne ripide e coltivate con cura dai vignaioli eroici dell'Isola del Giglio.


Uva Ansonica Pronta per la Vendemmia

Le Vigne di Cantine Scarfo'


Mappa delle Vigna nell'Isola del Giglio

Le Vigne

Gli antichi terrazzamenti, presenti ovunque, testimoniano che l’Isola del Giglio è stata coltivata dagli albori della civiltà. Oggi solo una piccola parte di questi terrazzamenti è coltivata. Cesare Scarfo’ ha recuperato e coltiva numerose vecchie vigne che, abbandonate da anni, rischiavano di svanire. Le sfide del coltivare queste ripide vigne terrazzate sono molte ma ancora più grandi sono l’impegno, l’entusiasmo e la soddisfazione che ne derivano.

Azienda Agricola Naturale

Tutte le vigne sono coltivate a mano, spesso usando esclusivamente la zappa; la lavorazione del terreno ed i trattamenti vengono effettuati in modo del tutto biologico. Spesso le essenze, l’erba e le piccole piante vengono fatte crescere nella vigna per poi essere tagliate ed interrate per arricchire e rendere più soffice il terreno. Il suolo dell’Isola è ricco di minerali, acido e sabbioso.

Le Viti

Le viti sono coltivate e potate ad “alberello”, sistema tipico dell’antica tradizione mediterranea. Cesare ha imparato questa tecnica da un produttore di vino che coltiva le sue vigne alle pendici dell’Etna.

La Vendemmia

La vendemmia viene effettuata secondo la tradizione alla fine di settembre quando i grappoli hanno raggiunto la completa maturazione. La raccolta dell’uva solitamente dura due giornate e viene fatta con l’aiuto degli amici vignaioli. I grappoli sono raccolti in ampie cassette che vengono portate a spalla attraverso i ripidi terrazzamenti e sentieri fino a raggiungere la strada carrabile. Dopo la faticosa giornata di lavoro, mentre il mosto è al sicuro in cantina, si è soliti fare una merenda con i partecipanti, a base di pane fresco, salame, prosciutto, formaggio, acciughe salate… e buona compagnia.

Vigna del Corvo, Isola del Giglio

La Vigna di Ansonaca del Corvo

Questa antica vigna è esposta a sud-ovest ed offre una bellissima vista dei tramonti. Il terreno è terrazzato e cinto da un muro a secco rialzato a proteggere le viti dai conigli e dai mufloni. Il muflone è la più antica razza di pecore e l'antenato di tutte le pecore moderne. Anche se molto raro, si può ancora trovare in alcune delle zone più selvagge dell'isola.

Vigna delle Tre Fonti - Vino Ansonaco

La Vigna delle Tre Fonti

La vigna delle Tre Fonti ha un’atmosfera unica ed affascinante. Le antiche strutture dei vignaioli – il capannello, il forno ed il palmento – sono state restaurate con materiali tradizionali mantenendo il sapore che caratterizza da secoli questo luogo. Le tre strutture sono una vicina all’altra ed assieme fornivano al vignaiolo il necessario per vivere; nel forno si poteva preparare il pane, cuocere il cibo e seccare i fichi da mettere nelle tasche durante il lavoro. Nel palmento veniva calcicata l’uva e fatta fermentare. La vigna è terrazzata e si affaccia a picco sul mare, sugli scogli.

Vigna di Radice, Isola del Giglio

La Vigna di Radice

Questa vigna, ripidamente terrazzata, guarda a nord-est verso il Monte Argentario e le Isole Formiche. I terrazzamenti hanno una naturale conformazione ad anfiteatro che aiuta a protegge le viti nelle giornate di forte vento. Una piccola sorgente nel cuore della vigna procura un po’ di sollievo alle viti circostanti durante le calde estati. Nonostante la forte pendenza renda assai ardui i lavori in questa vigna, Radice ricambia la fatica all’epoca della vendemmia donando grappoli sani e ricchi di sapore e profumi.

Vigna della Fontuccia - Vino Ansonaco

La Vigna della Fontuccia

Questa vigna è affacciata verso ovest a guardare l’alta Montecristo ed ancora oltre, la Corsica. E’ la prima vigna reimpiantata da Cesare. In cima ai terrazzamenti è poggiato un enorme masso di granito, denominato “Affacciatojo” che storicamente era un punto di avvistamento dei velieri, dato che i locali erano spesso vessati ad opera delle incursioni dei Saraceni, l’ultima delle quali ebbe luogo nel 1799.